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“Ma tu la usi l’intelligenza artificiale?”
A volte quando poni questa domanda sembra come se stessi mettendo sotto esame il tuo interlocutore!
Fondamentalmente sembra ci sia una sorta di “imbarazzo” nell’ammettere di usare l’IA nel proprio flusso di lavoro, uno “sporco segreto” nascosto sotto il tappeto che è meglio non scoperchiare. In fondo è uno strumento come un altro, per quale motivo c’è così tanta diffidenza?
Bhe, il problema credo riguardi il come fin da subito si è presentata: molti l’hanno vista come “l’aiutino” che cerchi perché non sei abbastanza competente in quello che fai. Non è così, è uno strumento che può velocizzare il tuo lavoro (un po’ come quando usi Stack Overflow.. te lo ricordi?).

Usare l’IA non ti rende un impostore

L’IA non sostituisce lo sviluppatore, ma gli leva dalle spalle tutto quel mucchio di compiti ripetitivi, rognosi, o semplicemente noiosi.

✔ 1. Velocizzi tutto quello che è spesso ripetitivo

Setup, boilerplate, test di base, refactoring semplice, documentazione… tutte cose sacrosante, ma non esattamente ciò per cui uno sviluppatore si sveglia la mattina (non la sua massima aspirazione). L’IA può generarle in pochi secondi. Vanno certamente verificate, ma parti da uno scheletro di base di gran supporto.

Secondo diversi studi accademici (Brown University 2023; Stanford 2023), strumenti come GitHub Copilot migliorano la produttività degli sviluppatori dal 20% al 55% sui task ripetitivi.

✔ 2. Ti aiuta a imparare più velocemente

Questo l’ho testato personalmente, ma se ci pensi bene è come quando ha fatto la sua comparsa Google: prima si cercavano le informazioni sui libri e riviste specializzate, dopo bastava googlare e ti ritrovavi pezzi di codice già pronti. I bug per risolverli dovevi spremere le meningi e ci voleva molto tempo, dopo sono comparsi i video su YouTube e i forum come Stack Overflow e, a meno che non eri totalmente negato, il bug era risolto in poche ore.
Oggi l’IA ti mostra alternative, ti suggerisce pattern, ti spiega bug istantaneamente in una conversazione.. questa modalità si è potenziata rendendoci più produttivi.

✔ 3. Riduce il carico mentale

Non devi ricordarti l’esatta sintassi di tutto ogni volta, ma devi comprendere appieno il codice scritto e saperlo spiegare senza difficoltà.
Sì, gli integralisti del “vero sviluppatore scrive tutto a mano” si scandalizzeranno, ma, come detto prima, è la stessa cosa che dicevano quando arrivò StackOverflow.
E guarda caso: ora nessuno ne parla più.

✔ 4. Ti permette di concentrarti sul vero lavoro da senior

Che non è scrivere codice come una dattilografa del 1950, ma:

  • progettare bene l’architettura e adattarla quando cambiano le necessità;
  • capire i requisiti realistici e saperli applicare al meglio in ogni situazione;
  • fare scelte di business-tecnologia senza rinunciare a funzionalità all’avanguardia;
  • mantenere il codice leggibile e “debuggabile” per esseri umani (il debug non è solo per l’IA altrimenti la qualità del codice ne risente).

Insomma, mensola più alta, non più bassa.

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I limiti dell’IA (che cambiano di giorno in giorno)

L’IA è in continuo cambiamento ed evoluzione, tra il momento in cui scrivo questo articolo e il momento in cui lo pubblicherò, compariranno almeno altri 5 modelli più performanti di Chat GPT 5.2.
I limiti che attualmente (dicembre 2025) abbiamo sono molti meno rispetto a (solo!) 2 anni fa.

❌ 1. Non è autonoma (e non puoi fidarti al 100%)

L’IA ha spesso allucinazioni e questo è noto e ampiamente documentato in letteratura (es. Ji et al., Survey of Hallucination in AI Models – 2023 - PDF). Però, con gli ultimi aggiornamenti e l’introduzione della nuova generazione di agenti simultanei che lavorano in team contemporaneamente ad un unico progetto, questo tipo di problema si è ridotto drasticamente.

Inoltre, già esistono LLM che verificano il proprio output riducendo ulteriormente il rischio di allucinazioni (vedi DeepMind AlphaCodium, 2024 - PDF).

Rimane comunque il fatto che se copi-incolli senza leggere e comprendere il codice, è colpa tua. Non dell’IA.

❌ 2. Non ha creatività nel senso umano

La creatività umana è imprevedibile e non è ricercabile o replicabile tramite una formula. Per questo, per quanto mi riguarda, non può essere “registrata” all’interno di una macchina.
L’IA combina, riadatta, predice pattern.
Ricercatori come Li et al. (2024 - vedi PDF) mostrano che i modelli generativi stanno iniziando a proporre soluzioni nuove, non solo derivate. Questo però non significa essere creativi, ma avere un ragionamento più strutturato e capacità di calcolo più avanzato.

❌ 3. Si inceppa sui problemi non standard

Se vuoi una funzione CRUD perfetta (acronimo inglese di Create (Creare), Read (Leggere), Update (Aggiornare), Delete (Eliminare)): l’IA te la sforna.
Se devi ottimizzare un algoritmo per un caso molto specifico della tua azienda.. l’IA spesso scrive cose “quasi giuste” che però non funzionano nel tuo contesto e che tu comunque dovrai adattare.

❌ 4. Non conosce il contesto reale del progetto

Il lavoro di uno sviluppatore è capire i vincoli, le priorità, la compatibilità e l’infrastruttura reale del progetto (oltre alla sua storia e alle scadenze di consegna).
Ad oggi, questo tipo di problema viene costantemente aggiornato e migliorato grazie ad una maggiore capacità dei diversi modelli di “contenere” il contesto. Rimane un supporto più ottimizzato, non un sostituto definitivo.

Uso l’IA e non me ne vergogno

Lo strumento deve essere usato con criterio e tu devi sapere cosa stai facendo. Il vibe coding non implica che tu diventi un fesso qualunque e puoi creare applicazioni multi-milionarie.
Devi tu per primo essere “intelligente”, perché l’intelligenza artificiale non può ribaltare questa situazione.

Chi sviluppa oggi senza IA ha la stessa probabilità di sopravvivere nel mercato di chi va nuoto controcorrente con un macigno legato alla caviglia.

Chi invece la integra nel proprio flusso di lavoro (workflow in english), la comprende e la governa, sta semplicemente facendo ciò che ogni buon professionista dovrebere fare: evolversi.

Oggi è indispensabile usare l’IA? Non credo, non ancora, ma permette di avere una curva di apprendimento e di produttività notevole (presupponendo che tu sia una persona con un po’ di sale in zucca in grado di studiare, informarsi e comprendere autonomamente.. altrimenti non c’è speranza e nessuna IA potrà aiutarti).

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Dorin Vieru

Web developer

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